Recenti studi clinici e review pubblicate tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 hanno messo in luce come l’integrazione della tecarterapia nei percorsi riabilitativi e di preparazione atletica possa rappresentare una vera e propria svolta per il recupero, la gestione del dolore e la performance degli sportivi. In particolare, trial controllati randomizzati su atleti con pubalgia hanno mostrato riduzioni significative del dolore e miglioramenti dell’ampiezza di movimento, mentre meta-analisi sistematiche ne hanno confermato l’efficacia antinfiammatoria e trofizzante a livello tissutale BioMed CentralResearchGate.
Un’interessante novità nel mondo sportivo
Negli ultimi mesi, la letteratura scientifica ha registrato un’impennata di studi dedicati alla tecarterapia (Transfer of Energy Capacitive and Resistive – TECAR) applicata agli sportivi, evidenziando come questo approccio non invasivo sfrutti radiofrequenze per generare calore endogeno nelle strutture muscoloscheletriche PMCPubMed. Le apparecchiature moderne consentono di modulare con precisione l’energia in modalità capacitiva e resistiva, agendo rispettivamente sui tessuti molli e sulle aree a maggiore impedenza, quali tendini e osso IJSPTBrieflands.
Meccanismo d’azione svelato dai laboratori
La fase capacitiva concentra il campo elettrico nei tessuti muscolari e connettivali, favorendo un incremento locale della temperatura fino a 45 °C, che stimola i processi di vasodilatazione e ossigenazione tissutale Efsupitwinback.com. Contemporaneamente, la modalità resistiva indirizza l’energia verso le strutture più resistive, potenziando la rigenerazione di tendini e cartilagini danneggiati PMCResearchGate.
Benefici comprovati nei trial
Riduzione del dolore
Un RCT pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders ha comparato tecarterapia attiva e sham in 22 atleti con pubalgia: il gruppo trattato ha riportato una diminuzione del punteggio VAS di oltre 2 punti a 1 mese (p < 0.05, Cohen’s d = 0.908) BioMed Central.
Miglioramento della mobilità articolare
Lo stesso studio ha documentato un aumento significativo dell’adduzione dell’anca del 12–15% dopo 4 settimane di trattamento, con miglioramenti della ROM confermati anche da un’altra indagine osservazionale su calciatori professionisti ResearchGateBrieflands.
Accelerazione del recupero muscolare
Una meta-analisi sistematica su 12 studi ha evidenziato che la tecarterapia riduce il DOMS e favorisce la clearance del lattato, permettendo sessioni di allenamento più ravvicinate senza calo delle performance ResearchGateFit2Go.
Potenziamento della performance
Studi preliminari su runner e rugbisti sottoposti a cicli di tecarterapia hanno registrato incrementi di forza isometrica e potenza esplosiva del 5–8%, suggerendo effetti positivi sull’endurance e sulla resistenza neuromuscolare IJSPTwinback.com.
Principali case report e protocolli emergenti
Un case report pubblicato su JOSPT Cases ha illustrato un protocollo integrato di 10 sedute per infortuni da sovraccarico, con pieno ritorno all’attività agonistica entro tre settimane senza recidive JOSPT. Un altro studio su atleti post-ACL ha confermato come l’aggiunta di tecarterapia al fisiokinesiterapia standard migliori la flessione del ginocchio e accorci i tempi di recupero del 20% Sciendo.
Linee guida operative consigliate
- Frequenza: 2–3 sedute settimanali per area, per 4–6 settimane PubMed.
- Durata: 10 –15 minuti in modalità mista (capacitiva/resistiva) ResearchGate.
- Intensità: progressiva, fino a percepire un calore profondo ma confortevole Efsupit.
Conclusioni e prospettive
L’ondata di studi degli ultimi mesi disegna un quadro promettente per la tecarterapia come strumento di recovery e performance enhancement nello sport. Tuttavia, servono trial multicentrici con campioni più ampi e follow-up estesi per definire protocolli standardizzati e identificare eventuali controindicazioni specifiche negli atleti di alto livello.